Entrare nel mondo dell’artista
è come entrare in un universo
I ritratti di DutyGorn catturano istantaneamente l’attenzione dell’osservatore per trasportarlo nella propria dimensione vibrante di colore e lampi di luce, di energia vitale che scaturisce dalla tela. Lo stile dell’artista, riconoscibile per i decisi accostamenti cromatici, l’annullarsi dei contorni delle figure nella campitura retrostante e per le inquadrature ravvicinate sapientemente impostate, colpisce per la ricerca di perfezione formale che vi sta alla base e per l’equilibrio d’insieme che caratterizza le opere, nelle quali ogni soggetto raffigurato sembra destinato a trasformarsi in una rivelazione di bellezza ideale.
La figura femminile, vera protagonista dei ritratti di DutyGorn, si presenta a chi la osserva in una trasfigurazione immaginata, che è utopia, memoria, aspirazione. Per arrivare a questo risultato DutyGorn annulla le distanze e abbatte i confini tra i diversi elementi, destruttura le dimensioni della composizione, riconfigura la natura di un volto per avvicinarsi sempre più al suo archetipo di perfezione.
È il gesto dell’artista, che evidenzia e cancella, sovrappone e fraziona i diversi piani della realtà, sulla base della propria creatività e dell’ispirazione del momento. Con richiami al graffitismo e ai Movimenti che hanno segnato la storia dell’arte del Novecento, primo fra tutti quello Pop, DutyGorn deposita sulla superficie sicure pennellate di colori acrilici o tempera, trasfigurando il soggetto ed estraniandolo rispetto a riferimenti spaziotemporali, fino a renderlo un’icona moderna e laica, che ci si pone silenziosamente di fronte con uno sguardo algido, magnetico e quasi sfrontato.